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Forse è passato un pò sotto tono per la concomintanza con la promozione del Lecce ma ieri a Ugento è stato brutalmente assassinato un esponente dell’Italia dei Valori che da anni combatteva contro l’abusivismo e le speculazioni!
Cioè ci sarà sicuramente un motivo,possibile che solo xkè lottava contro l’abusivismo e le speculazioni edilizie sia stato ammazzato????
”Si, e’ vero, ho una BMW ma solo perche’ BMW sta per Bob Marley and the Wailers e non perche’ mi piacciono le automobili di lusso.” -Bob Marley- ***21-12-06***........PIS en LOV en RISPETT
La faccenda è strana... Per adesso stanno escludendo la pista mafiosa (visto che la criminalità organizzata non ammazza a coltellate) ma tengonoa aperte varie ipotesi...
se uno lo ammazzano con i coltelli...(sembra che era più di un killer)..non è un buon segnale...poi aveva subito già strane minacce...mi sembra... ..c’è qualcosa sotto!!!...
Eh si gli hanno mandato una busta coi proiettili tempo fa , poi se non sbaglio gli hanno pure fatto trovare davanti casa la testa di un animale morto...ma lui non ha mai denunciato nulla...
Mah...
”Si, e’ vero, ho una BMW ma solo perche’ BMW sta per Bob Marley and the Wailers e non perche’ mi piacciono le automobili di lusso.” -Bob Marley- ***21-12-06***........PIS en LOV en RISPETT
uhm...io l’episodio della testa dell’animale morto ricordo ke è successa ad Ostuni un pò di tempo fa (ricordo questo particolare xkè al tg dissero ”Ostuni come il padrino” o qualcosa del genere) poi nn so se hanno emulato l’episodio anke in quel di Ugento...
Rrrrrrra!!!I am Original Raggamuffin Dj From Salento In a South Italia...You know!
con Basile c’ ho passato l’ intero 25 aprile di quest’ anno in occasione del V2-DAY. si è prestato a titolo gratuito per la raccolta di firme (urgeva un consigliere per convalidare le firme). si è fatto avanti lui, non ha aspettato che noi lo chiamassimo.
è inutile dire i giusti ideali che aveva in mente ”Peppino”, un grande politico, un politico come pochi, uno di quelli che viveva tra la gente. lunedì 14 luglio alle ore 19:00 fiaccolata in suo onore ad Ugento.
”chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”
MANDURIA - Torturato e ucciso il funzionario regionale scomparso: Giovanni Meo, 47 anni, si era allontanato da casa il 30 luglio, dicendo alla moglie che sarebbe tornato di lì a poco. Ritrovato il suo corpo carbonizzato con mani e piedi legati. Si trovava nel bagagliaio della sua autovettura, completamente carbonizzata, Giovanni Meo, di 47 anni, di Manduria, il dipendente della Regione Puglia del quale si era persa ogni traccia il 30 luglio scorso. Gli inquirenti non hanno dubbi che si tratti di un omicidio e non escludono alcuna ipotesi sul movente.
Faugno, hai proprio ragione, c’è da stupirsi che questi omicidi succedono in un paese sviluppato come l’Italia!!
Non trovate anche voi che ci sia troppo silenzio attorno all’omicidio di Basile?! Oggi per caso ho scoperto un articolo su un intervento del parroco di Ugento, don Stefano Rocca, che critica quel silenzio che sembra quasi omertà. Sinceramente mi ha fatto piacere quel suo intervento. Inoltre don Stefano Rocca critica anche la rimozione di uno striscione durante la Notte della Taranta, c’era scritto “In Italia…omicidi mai scoperti: per Peppino Basile”.
E ci sono altre novità anche oggi: la Magistratura sta indagando nel campo delle ecomafie perchè pare che Basile pochi giorni prima di morire aveva fatto delle anticipazioni sui casini che sarebbero successi in relazione alla discarica di Ugento...
L’ecomafia vuole sempre nuove vittime: ci nu mueri te tumore mueri accoltellato....
un altro motivo per lottare contro questa piaga della società....se mai ce ne fosse stato bisogno..
FINCHE’ I SERVI ACCLAMERANNO I POTENTI...FINCHE’ I PADRONI SARANNO DEI SANTI...FINCHE’ I CERVELLI SARANNO SPENTI...QUAGGIU’ LA SCHIAVITU’ NON FINIRA’ MAI..
Ugento, ecco la discarica dei veleni. Forse il motivo dell’omicidio Basile Le foto fatte dall’imprenditore Colitti in località Burgesi per dimostrare che la bonifica non sarebbe stata effettuata e l’assessore Peppino Basile, ucciso il 14 giugno, l’avrebbe denunciato e voleva approfondire discarica Ugento
UGENTO - Le foto della discarica dei «veleni» per dimostrare che la bonifica non c’è mai stata. Sono gli scatti che l’imprenditore Bruno Colitti ha effettuato nella discarica in località Burgesi. E nelle sue intenzioni le foto devono servire a dare maggiore consistenza alle accuse che muove, contenute nell’esposto presentato nel dicembre del 2006 alla Guardia di Finanza di Gallipoli. L’imprenditore sostiene che l’intervento di bonifica all’interno della discarica per rimuovere i rifiuti speciali e pericolosi non sia avvenuta. Invece di essere portati via i rifiuti sarebbero stati interrati a trenta metri di profondità. A Colitti erano stati affidati parte dei lavori. Era prevista l’esecuzione di attività di rimozione e di smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi nonché la sistemazione finale della discarica in località Burgesi.
E invece? Alcuni materiali tossici sarebbero stati rimossi, caricati e smaltiti su alcuni autocarri, «tutti gli altri - stando alla denuncia di Colitti - rappresentati da spazzatura varia, materiale ferroso, pneumatici, batterie, frigoriferi, cucine, lavatrici, televisori, plastica, materiale di risulta, venivano sotterrati ed in parte utilizzati a riempimento di avvallamenti profondi circa trenta metri, in modo da livellare tutto il terreno». Una questione che Peppino Basile, il consigliere provinciale e comunale di Ugento dell’Italia dei Valori ucciso a coltellate nella notte fra il 14 e il 15 giugno scorsi, aveva intenzione di approfondire. Ne aveva fatto una sua battaglia. E a sentire i suoi colleghi di partito era pronto a fare chiarezza su quanto accaduto in contrada Burgesi. discarica Ugento Adesso l’imprenditore di Ugento tira fuori le foto scattate durante l’esecuzione dei lavori per dimostrare la sua tesi. L’obiettivo avrebbe immortalato le operazioni di interramento dei rifiuti che invece di essere portati via sarebbero stati interrati. Pierfelice Zazzera, parlamentare e coordinatore regionale dell’Italia dei valori, ha avuto un incontro con l’imprenditore di Ugento che più volte aveva parlato con Basile della presunta mancata bonifica della discarica. Una pista per l’omicidio di Peppino Basile? I lavori alla discarica così come altre questioni sulle quali il consigliere provinciale voleva vederci chiaro sono state evidenziate dal comitato pro Basile e dagli esponenti dell’Italia dei valori. Saranno le indagini ad approfondire gli spunti suggeriti. Per il parlamentare dell’Italia dei Valori la decisione dell’impreditore Bruno Colitti di denunciare il presunto inquinamento nella discarica contribuisce ad abbattere il clima di omertà che si respira nella zona. Intanto il sindaco di Ugento, Eugenio Ozza, condanna gli autori delle lettere anonime fatte pervenire al parroco, don Stefano Rocca.