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Autore Messaggi    
teoska

 
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 02/04/07 17:53 
Titolo Discussione TOOTS AND THE MAYTALS
GRANDE FAUGNO, ci voleva una discussione solo sul roots.
Come prima biografia è d’obbligo mettere quella relativa ai più longevi (e tuttora ancora in attività):

THE SKATALITES (da Wikipedia)

Gli Skatalites sono un gruppo musicale giamaicano ritenuto il gruppo ska per eccellenza. Agli Skatalites va riconosciuto il merito di aver per primi dato un nome a questa musica in levare. Attivi dagli anni ’60 sono tutt’ora in circolazione anche se nella formazione non sono presenti alcuni dei membri fondatori ormai deceduti come Don Drummond. La canzone più famosa degli Skatalites è Guns of Navarone.

THE SKATALITES (dal loro sito - Per chi si vuole sbattere un po’ di più)

In Jamaica in the mid-50’s, a fledgling recording industry saw the birth of what became known as Ska. Created by fusing Boogie-Woogie Blues, R+B, Jazz, Mento, Calypso and African rythyms, Ska became the first truly Jamaican music and by the 60’s all the vocalist were swarming to the studios to record their songs to this infectious new beat. Bob Marley, Peter Tosh, Toots and the Maytals, Jimmy Cliff, Alton Ellis, Ken Boothe are just a few of the names who came to record this new music, which coincided with the whole island’s excitement about Jamaica’s independence in 1962. The core musicians playing on most of these sessions saw the opportunity to play this music live to the public.Tommy McCook, Rolando Alphonso, Johnny Moore, Lester Sterling, Don Drummond, Lloyd Knibb, Lloyd Brevett, Jerry Haynes, and Jackie Mittoo began working together in 1963 and formed The Ska-talites in May 1964.

Di seguito una lista dei personaggi a mio parere più influenti per quanto riguarda il roots (rocksteady, ska e reggae):

Alton Ellis
Dennis Brown
Ken Boothe
Gregory Isaacs
Freddy Mcgregor
Bob Marley (i primi pezzi)
Bunny Wailer
Max Romeo
Ethiopians
Delroy Wilson
Don Carlos
Jackie Mittoo
Derrik Morgan
Desmond dekker

Vi consiglio anche Stanley Beckford (non so se si scrive così). Ho 2 cd e non mi stanco mai di ascoltarli (fatemi sapere se vi sono piaciuti).

Alla prossima biografia

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federica.

 
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 02/04/07 18:31 
Grazie Faugno!!!! Grazie a tutti!!!
Piano piano ce la faccio... studio e studio....

federica
FAUGNO

 
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 03/04/07 09:23 

ASSAGGINO

Cliccate sul link per scaricare il pezzo:
http://www.mediafire.com/?9z3mhnumjkl *

Leaving To Zion - Black Uhuru

Dall’Album: Guess Who’s Coming to Dinner


* togliere %20 dalla barra dell’indirizzo






That day will come, when Emperor Selassie I shall rise di whole a di ghetto yute dem from outta di slum
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FAUGNO

 
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 03/04/07 09:31 


ASSAGGINO di TOOTS AND THE MAYTALS.

Dall’ultimo album True Love, dove si ripercorrono i grandi successi del gruppo insieme ad ospiti sprepitosi (consiglio di comprare il cd che ne vale la pena).

Toots and the Maytals feat. Eric Clapton - Pressure drop
www.mediafire.com/?dn2jr5wfuue



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LuSalentinu

 
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 03/04/07 15:06 
Un saluto a tutto il forum. Complimentandomi per l’interessante topic, volevo ricordare che, chiunque volesse approfondire o avere chiarimenti di ogni genere sul Rastafarianesimo (se non sbaglio Federica mi è sembrata particolarmente sensibile..) può visitare il sito www.rastafari-regna.com e, eventualmente, mettersi in contatto con l’A.P.R.I (Assemblea Permanente dei Rastafariani in Italia).
Sono comunque disponibile ad ascoltare ogni domanda inerente anche su questo forum.
Un abbraccio a tutti.
Selassie I is the Foundation

Homepage http://www.rastafari-regna.com
teoska

 
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 03/04/07 16:10 
Io la butto lì:
invece di fare una discussione per ogni personaggio, non sarebbe meglio crearne una unica dove ci si scambia informazioni e commenti sul roots?

Comunque, oggi propongo un’intervista al mio cantante preferito, purtroppo scomparso prima che potessi andarlo sa sentire dal vivo; mi devo accontentare dei suoi cd.

DENNIS BROWN (Intervista tratta da www.reggaerevolution.it)

RS: Ci racconti i tuoi primi anni di vita?
DB: Sono nato il 1 febbraio del 1957 giusto all’angolo tra Orange Street e North Street in un grande ”tenement yard” ed è lì che sono cresciuto. Slim Smith e i Techniques venivano spesso nella mia yard a provare. All’epoca facevo parte di una band chiamata Falcons insieme ad una ragazza che si chiamava Cynthia Richards, a Noel Brown e un altro fratello chiamato Scotty che in quel periodo era un DJ. la prima canzone che ho realizzato si chiamava ”Love Grows” anche se è stata pubblicata solo dopo il mio primo singolo registrato con Coxsone Dodd, ”No Man Is An Island”. Nel frattempo avevo registrato come corista in diverse canzoni quali ”Sunday Coming” e ”Your Heart Will Pay” di Alton Ellis e in alcuni brani di Larry Marshall.

RS: Come è stato registrare negli studi di Coxsone? Eri molto giovane quando sei arrivato lì. Eri nervoso o ti sentivi a tuo agio?
DB: Ero già di casa a Studio One dove molti mi chiamavano ”boy wonder”. L’ingeniere del suono, i musicisti ma anche gli artisti come Ken Boothe e Delroy Wilson amavano sentirmi cantare. C’era un bellissimo clima, e le vibrazioni sentite in quei giorni non le ho più ritrovate. Si registrava e si riascoltavano le canzoni e se c’era qualche errore si ricominciava ma tutto avveniva nella massima tranquillità. Non mi sentivo in competizione con gli altri artisti anche perchè essere in studio con loro era già tanto. Molti artisti che intraprendono la carriera musicale si pongono subito in competizione con gli altri e questo perchè esaltano così tanto loro stessi. Non sono umili

RS: Hai lavorato con Byron Lee. E’ stato lui a scoprirti?
DB: La mia prima esperienza con Byron Lee è stata nel 1968 in occasione dei concerti di Johnny Nash e Miriam Makeba. Quei due concerti, che si tennero all’Arena di Kingston, vennero aperti da Byron Lee e la sua band nella quale c’ero anche io.

RS: A parte i produttori, chi è riuscito a fare i soldi in questi anni con la reggae music?
DB: Solo i produttori!

RS: Alcune persone affermano che Rasta e Reggae sono termini separati e non dipendono l’uno dall’altro. Per te è vero?
DB: NO

RS: Perchè no?
DB: Perchè, vedi, l’essere Rasta influenza notevolmente la musica che si fa. La si aiuta ad elevarsi, si porta la musica ad un altro livello, ad un’altra dimensione, riuscendo a calmare l’anima della gente, la loro mente, il loro corpo e la loro anima. Per questo penso che non sia vero quello che dicono alcune persone. Sono dei pazzi....ed io non sono un cantante truccato.

RS: Cosa ascolti quando sei a casa?
DB: Un pò di tutto

RS: Descrivimi una tua serata trascorsa a casa. Cosa metti su?
DB: Posso ascoltare del jazz, o della new wave. In particolare mi piacciono gli Human League, un gruppo inglese. (A questo punto Dennis comincia a cantare un brano della band,ndr). Oppure posso ascoltare Peabo Byson, Natalie Cole o Aretha Franklin. Naturalmente non posso non ascoltare reggae music ed in particolare Gregory Isaacs e Bunny Wailer.

RS: C’era molta attesa da parte dei miei amici quando hanno saputo che ti avrei incontrato
DB: Penso che dipenda dalle tante cose che si dicono su di me in questo periodo come il fatto che io sia stato in ospedale. Sono tutte balle.

RS: Perchè non sei andato all’ultimo Sunsplash?
DB: Ci sono stati dei disaccordi con i promoters e questo perchè loro volevano trattare Dennis Brown come un artista secondario. Ed io ho pensato che questo fosse un insulto. Così ho preferito restarmene in Inghilterra e non pensare al Sunsplash.

RS: Ma è vero che in Inghilterra sei stato in ospedale?
DB: E’ una bugia.

RS: Vorrei che tu mi dicessi la verità su questo. Quanti polmoni hai?
DB: Due!

RS: E funzionano entrambi?
DB: Funzionano benissimo (ride). Davvero bene! Alcune persone hanno pensieri strani e questo accade perchè quando sei un artista di successo è inevotabile che si creino delle notizie anche se queste non sono vere. In questi casi bisogna solo pregare anche se alcune delle cose che dicono sono molto cattive. Il loro scopo è quello di denigrarmi. Come quando dicono che sono omosessuale, il che non è avvenuto ancora (a questo punto comincia a ridere e guardando nella stanza mi indica una giovane ragazza molto bella).

RS: Effettivamente questa stanza non dimostra che tu sei omosessuale (scoppia una grande risata generalizzata).
DB: Per questo ti dico che certe cose che dicono fanno solo ridere.

RS: (Ancora scherzando) Signori e Signore, stiamo parlando oggi con Dennis Brown, un conosciuto uomo nero omosessuale di Kingston e il nostro tema di discussione è......(tutti ridono). Non suona bene vero?
DB: No, non suona bene. Ma ora bisogna ritornare ad essere seri e bisogna dire che Dennis Brown è vivo e vegeto, e che ha due polmoni ed è ancora capace di fare musica e di produrre note.

RS: Hai mai cantato in bagno come un ragazzino?
DB: Certo, mentre mi faccio la doccia. Devi sempre cantare una canzone o intonare una melodia. Delle volte posso restare in bagno anche per un lungo periodo proprio perchè sono intento a cantare o a provare nuove armonie sonore.

RS: Cosa cantavi quando eri un ragazzino?
DB: Ricordo che mi piaceva molto cantare alcune canzoni di Adam Wade come ”Judy On My Mind” e ”What A Difference A Day Makes”.
[Dopo un’approfondita discussione sulle Dodici Tribù di Israele e sul loro credo l’intervista riprende. Purtroppo di quanto detto nulla è stato pubblicato o almeno noi non lo abbiamo trovato, ndr]
DB: Noi non siamo qui per combattere su problemi quali il colore della pelle e per questo non vogliamo nessun soargimento di sangue. Ma siamo i testimoni spirituali in ogni posto in cui andiamo.

RS: Questo significa che siete dei rivoluzionari?
DB: Non necessariamente. Io canto molto di amore. L’amore rappresenta Jah. Jah è amore, in qualsiasi modo tu lo voglia chiamare.

RS: Delle volte abbiamo avuto degli artisti reggae in radio che ci hanno detto ”perchè metti delle canzoni di amore. Reggae significa militanza. Reggae significa rivoluzione e per questo le canzoni di amore non trovano posto con noi e tu non dovresti mettere canzoni d’amore”. Cosa risponderesti se ti dicessero le stesse cose?
DB: Che sono dei pazzi! Vedi queste sono persone che pensano in un solo modo ed hanno una visione della musica molto limitata. Hanno una mente limitata. Io ho uno scopo più alto da raggiungere attraverso la musica. Ho un pensiero più aperto sulla musica. E provo e accetto tutti i tipi di musica, e amo le ballads, il funk, il jazz, il calypso.

RS: Dove ti piacerebbe essere tra due anni?
DB: In Africa

RS: Per sempre?
DB: Se posso

RS: Presumo sia in Etiopia il posto dove tu voglia andare.
DB: Vero. Voglio essere lì tra i miei fratelli

RS: Sei mai stato in Africa?
DB: No, non ancora. Ma ora sto curando la mia motivazione spirituale per visitare l’Africa. E penso che presto mi sentirò ispirato per intraprendere questa esperienza.

RS: Porterai la tua famiglia?
DB: Certo!

RS: Quanti figli hai?
DB: Sette. [Segue una breve discussione su come aiutare i bambini ad imparare a fare musica. Dennis raccomanda l’aiuto di un maestro che possa insegnare a leggere le note]

RS: Tu sai leggere la musica
DB: Parzialmente

RS: Eppure hai cominciato quando eri ancora un bambino. Perchè non hai imparato a leggere le note?
DB: Imparo qualcosa ogni giorno e sto ancora apprendendo. Vedi con la musica non si smette mai di imparare. Ogni giorno impari qualcosa di nuovo. Apprendi, fai progressi e mai devi fermarti, non importa quanto tu possa essere un grande musicista, o un grande cantante o un grande artista.

RS: Robbie Shakespeare ha detto che quando andava a scuola poteva leggere e scrivere la musica, ma non poteva suonarla. Quando è cresciuto ha cominciato a suonare ma non sapeva più leggere e scrivere le note.
DB: (Ride)

RS: Io non sono un musicista ma mi chiedo come è possibile dimenticare come si legge o si scrive la musica?
DB: Questo accade quando non sei costante oppure quando ti allontani per un periodo

RS: Non è come portare la bicicletta dove è impossibile dimenticare come si fa?
DB: O come guidare una macchina. E’ molto differente. Quando hai a che fare con le note devi avere le idee ben chiare su quale suono vuoi sviluppare e se non lo fai con assiduità, rischi di dimenticare quello che stai facendo.

RS: Vieni da una famiglia musicale?
DB: Non proprio.Mio padre è un attore. [Dennis parla di ”Come Home To Jamaica” una campagna pubblicitaria del 1982 per promuovere il turismo nell’isola e nel cui filmato si vede un vecchio uomo con una lunga barba che cammina aiutato da un bambino]. Yeah, quello è mio padre Arthur Brown

RS: E’ un attore famoso in Jamaica?
DB: Si ha fatto molti spettacoli teatrali

RS: Voleva che anche tu facessi l’attore?
DB: No anche se è da lì che proviene la mia voglia di fare musica. Andavo spesso agli spettacoli di mio padre che tra l’altro recitava anche in commedie musicali. E’ in queste occasioni che ho imparato alcuni principi come l’essere in tempo sulla musica, l’intonazione giusta e tante altre cose utili. Tutte queste piccole cose servono per fare di te un professionista che è fondamentale per chiunque voglia diventare un musicista o un cantante di successo.

RS: Cosa ti manca di più mentre sei in tour?
DB: I miei bambini. Mi mancano i miei bambini. Li amo.

RS: E quando sei a casa invece cosa ti manca della tua vita in giro per il mondo a fare concerti?
DB: (Una grande risata)

RS: Non hai nessuna risposta.
DB: Non ne ho. Lasciamo stare

ALLA PROSSIMA

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Fra

 
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 03/04/07 17:42 
DENNIS BROWN è UN GRANDE ED è DAVVERO BELLO CIO’ CHE HA RISPOSTO(SCUSATE X IL COPIA INCOLLA ) :”si porta la musica ad un altro livello, ad un’altra dimensione, riuscendo a calmare l’anima della gente, la loro mente, il loro corpo ”.
E’PEOPRIO QUESTO CHE MI PROVOCA ASCOLTARE UN BEL PEZZO REGGAE,QUELLA SENSAZIONE DI PACE INTERIORE,DI LIBERTA’DI CALMA,DI VERITA’ ASSOLUTA!
grazie

blessed,love
GanjaSkan

 
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 03/04/07 19:17 
...ecco lo sapevo! iniziano le lezioni e nessuno m dice niente???? adesso mi dovete firmare la giustificazione!
Quando meno te l’aspetti... COME UNA BOMBA!!
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MadameSi

 
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 04/04/07 08:24 

Questo topic mi piace...... e io che davo per scontato che tutti sapessero...ok non tutto...anche io ho le mie pecche!!!

Faugno ’o professore del Forum, pusher di informazioni!!!!
Proprio bravo!!!!!


koane anung!!!!
Homepage http://www.ethiopianvibration.com/EthiopianVibration.html
FAUGNO

 
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 04/04/07 08:34 

L’idea di Reggaeducational Channel ( ) è di Nando!


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teoska

 
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 04/04/07 11:49 
Oggi voglio inserire qualcosa di un’autentica leggenda del rocksteady: Alton Ellis.

ALTON ELLIS (tratto da www.vibesonline.net)

BIOGRAFIA
Alton nasce e cresce a Trenchtown e si avvicina alla musica negli anni precedenti alla nascita del reggae e addirittura della nascita della industria discografica jamaicana. Dapprima in duo con Eddie Perkins incide alcune love songs che gli danno una piccola notorieta’, poi si prende un periodo di pausa nel periodo della nascita dello ska e quando riprende raggiunge un successo straordinario soprattutto nel periodo del rocksteady.
Come e’ evidenziato nell’intervista la sua straordinaria abilita’ e’ consistita nel fare proprio uno stile molto ’americano’, mutuato dal rhythm & blues e dal soul, trasportarlo nella musica jamaicana e creare cosi’ qualcosa di completamente nuovo ed eccitante, e incominciare insieme a compagni di strada come Bob Marley, Delroy Wilson o Ken Boothe una grande stagione di reggae vocalists. Alton Ellis e’ uno dei pochi personaggi dell’ambiente musicale jamaicano a cui il governo ha conferito l’onorificienza dell’ Order of Distinction.
Come altri personaggi Alton e’ troppo identificato con quella mitica era della musica jamaicana per affrontare da protagonista vero le frenetiche evoluzioni del reggae negli anni settanta ed ottanta, ma quanto ha fatto in quei vibranti mesi del rocksteady gli garantiscono uno status di leggenda vivente.

Visto il nome dell’artista, faccio una parentesi personale su Hortense Ellis (credo sua parente, ma non ne sono sicuro), personaggio conosciuto per l’incisione di alcuni cd con artisti del calibro di Desmon dekker, Derrik Morgan e Alton Ellis. Il suo pezzo più conosciuto è sicuramente ”I’m still in love with you”, cantata appunto con Alton Ellis.

INTERVISTA A ALTON ELLIS
D In che modo sei diventato un cantante?
R: Ho cominciato da ragazzo, a scuola: ero attratto dalla musica dall’eta’ circa di undici anni, dodici...

D: Sei nato nel 1944?
R: No, sono nato nel 1940. A scuola, Boys Town School che e’ stata la mia ultima scuola, a Trenchtown, ed io ho incominciato allora ad interessarmi della musica: non pensavo a qualcosa di specifico, mi piaceva la musica e basta. Ho incominciato ballando, come ballerino all’Opportunity Hour, in Jamaica, il Vere Johns Opportunity Hour (una famosa gara di giovani talenti che si svolgeva in quegli anni al Ward Theatre di Kingston, e da cui passarono molte future star del reggae nda.), e dopo avere fatto il ballerino per circa due anni ho deciso di incominciare a cantare perche’ sapevo di poterlo fare, ma ballare era una cosa piu’ semplice e poi potevi ballare con le ragazze, con gli amici...Insomma ero a casa mia che cantavo, ed Eddie Perkins, un mio amico che viveva nella 7th Street, mentre io ero alla 5th Street, disse ’incominciamo a cantare insieme’. A quel tempo c’erano cantanti come Higgs & Wilson (Joe Higgs, famoso mentor dei Wailers e Roy Wilson nda.) e loro adattavano le canzoni americane,...come Marvin & Johnny, Shirley & Lee,...molti gruppi vocali che cantavano rhythm & blues stavano diventando famosi in America...

D: Ascoltavate quella musica per radio?
R: Si, alle radio e nei pochi sound systems esistenti in Jamaica a quel tempo...non tanti..

D: Sounds come The Great Sebastian?
R: Si, The Great Sebastian, e Mister...ho dimenticato il nome ma era un sound molto popolare, era a Greenwich Street, Denham Town, dove vivevano Ken Boothe e Stranger Cole, ed era giusto a quattrocento yards dalla mia scuola e noi incominciammo a balare ed ascoltare musica in quel sound, poi nel 1958 Coxsone divenne popolare con il suo sound system e incomincio’ a registrare e produrre musica. Incomincio’ producendo musica da suonare al sound system, non da mettere in vendita, e noi venimmo coinvolti e tutto incomincio’ a crescere e io feci la mia prima canzone, ’Muriel’ nel 1958...

D: Era una canzone rhythm & blues?
R: No, era una ballata soft: sta ancora vendendo sul mercato sulle etichette Trojan e Coxsone. Era comunque prima dell’avvento dello ska, cosi’ noi facevamo anche cose stile calypso o ogni altra cosa ci sembrasse attirasse il pubblico. Poi la musica si sviluppo’ nello ska, adattando il rhythm & blues americano: gli Skatalites furono i maggori inventori...

D: E chi erano i produttori di questi tuoi primi dischi?
R: A quei tempi lavoravamo con Coxsone. A quei tempi non esisteva ancora Studio One: era Coxsone, solo per il sound system...prima di Studio One...registravamo ai Federal Studios e Federal era uno dei primi studi ad apparire ed avevano un registratore ad una traccia...tutti dovevano suonare o cantare insieme e finivano su un’unica traccia...niente sovraincisioni o cose cosi’. Poi noi continuammo e Coxsone ebbe l’idea di mettersi in proprio, cosi’ ando’ negli States ed incomincio’ a comprare i componenti un po’ alla volta: amplificatori, una consolle di mixaggio a due tracce, due piccole casse e questa fu la nascita di Studio One e cosi’ incominciammo a fare le cose piu’ seriamente, per vendere i dischi nei negozi. Io feci cinque canzoni per Coxsone e lui le mise sul mercato. Avemmo qualche litigio e io smisi di cantare per circa due anni...e mentre io ero fuori dalla scena le cose continuavano a crescere, era arrivato lo ska ed anche Treasure Isle incomincio’ il suo business.

D: In quale momento tu hai formato i Flames?
R: Dopo due anni in cui non avevo cantato decisi di ritentare il business, di ricominciare a cantare, e il mio partner Eddie con cui avevo fatto ’Muriel’, ’I know it all’ e altre canzoni che ora non ricordo, come Alton & Eddie era emigrato in America, cosi’ io ero solo e nessuno conosceva Alton Ellis perche’ noi eravamo famosi come Alton & Eddie, cosi’ decisi di fare un gruppo chiamato The Flames, Alton & The Flames: cosi’ andai a Treasure Isle (l’etichetta di Duke Reid, il rivale di Coxsone nda.), perche’ aveva incominciato a fare dischi e lo ska era la musica del momento. Cosi’ rientrai nel business dopo due anni e la mia prima canzone con Treasure Isle fu ’Dance crasher’ un brano ska, e la seconda fu ’Cry tough’...

D: in quei brani suonavano gli Skatalites come backing band?
R: No, non erano gli Skatalites, era un’altra band messa insieme da Treasure Isle, con il compianto Drumbago: a quel tempo era gia’ molto vecchio e nessuno lo conosce perche’ era gia’ vecchio a quell’epoca...

D: Ho letto un’intervista a Winston Grennan (uno dei principali batteristi dell’epoca nda.) e lui contrapponeva Drumbago a Lloyd Knibbs dicendo che il primo suonava molto piano, mentre Knibbs era molto rumoroso ed irruento...
R: Si, Drumbago suonava in modo regolare ed essenziale: poteva essere il suo stile, o forse il fatto che fosse cosi’ vecchio. Lui mori’ poco dopo, circa due anni dopo. Comunque incominciai a registrare per Treasure Isle e feci brani come ’Dance crasher’, ’Cry tough’, ’The preacher’ e altri...

D: Ho una domanda su quel genere di canzoni. Erano canzoni con testi contro i rude boys...
R: Si, io ero decisamente contro irude boys... i rude boys stavano prendendo piede...Bob Marley cantava canzoni che davano loro credito, lui era piu’ rivoluzionario di me e dava credito ai rude boys, mentre io ero a Treasure Isle e cantavo contro di loro, ma noi vivevamo tutti nella stessa zona, Tenchtown, cosi’ i Rude Boys cominciarono a prendermi di mira...

D: La mia esatta domanda e’: c’era qualcumo che ti vedeva come opposto ai Wailers...
R: Si, perche’ io cantavo delle canzoni con temi opposti alle loro...

D: Ma l’autore dei testi eri tu o Duke Reid?
R: No, io scrivevo quei testi perche’ ero colpito personalmente: quando andavo alle dancehalls vedevo questi ragazzi rompere bottiglie e fomentare risse fino a causare la fine della serata anzitempo, cosi’ decisi di far sentire la mia voce cantando contro di loro: dicevo Papa Tullo e’ un predicatore, non seguire i rudies, sii un gentleman e non essere un uomo cattivo...

D: Come puo’ un uomo essere piu’ duro...
R: ...piu’ duro del mondo intero (questa strofa e’ una strofa di ’Cry Tough’ nda): quindi i rude boys a Trenchtown incominciarono a cercarmi cosi’ dissi a Duke: ’Voglio smetterla con queste canzoni...’

D: (Jody Marcos, presente all’intervista domanda)Rischiavi di essere colpito?
R: Si, e’ quello che volevano. Quando andavo alle dancehalls a Trenchtown di venerdi’ sera, Coxsone suonava alle dances tutti i brani che aveva registrato durante la settimana per poterli suonare in esclusiva a venerdi’, e i rude boys iniziavano a ballare intorno a me quando Coxsone suonava i brani di Bob Marley: i rudies ballavano intorno a me mostrandomi i loro coltelli, capito? Quindi io capii che il gioco diventava troppo pesante e dissi a Duke: ’Voglio smettere di cantare contro di loro e voglio tornare a fare love songs’.

D:(Jody Marcos) Quali films andavate a vedere inquegli anni al cinema?
R: Erano perloppiu’ western, tutti i film western di quel tempo...i ragazzi si divertivano a idealizzare quel tipo di cose...cosi’ decisi che rischiavo troppo e iniziai a fare canzoni d’amore e feci canzoni come ’Girl I’ve got a date’, ’Can I change my mind’, ’Willow tree’ e stavo dando a Coxsone un sacco di problemi con i miei successi a Treasure Isle in quei tempi del rocksteady, cosi’ Coxsone venne a Treasure Isle a offrirmi un contratto perche’ io ritornassi a studio One...e disse che voleva portarmi in Inghilterra, e io ci andai, andai in Inghilterra nel 1966 dopo aver fatto un album per lui e lui fu fortunato perche’ quell’album contiene canzoni come ’I’m just a guy’, ’I’m still in love’, ’Let him try’, ’So much love’: era un album che conteneva soltanto hits. Io ero pericoloso per lui a quei tempi perche’ lui aveva Bob Marley, Ken Boothe, Delroy Wilson ma dovette venire a offrirmi un contratto perche’ gli causavo molti problemi di vendite.

D: Hai mai avuto provblemi con i Wailers a causa dei tuoi brani anti-rudies?
R: Non realmente, perche’ noi vivevamo praticamente insieme, ogni giorno nello stesso yard, lo yard di Morty Planner (uno dei primi rasta di Trenchtown: fu il consigliere rasta di Bob Marley e l’accompagnatore di Ras Tafari durante la sua visita ufficiale in Jamaica nda.)vivendo nella stessa realta’. Fu Morty Planner a iniziare il movimento rastafari in Jamaica. Io ero la nel suo yard nel periodo in cui tutto incomincio’, ero nello yard di Morty Planner: Planner viveva nella 5th Street e questa era la strada in cui vivevo anch’io. Bob Marley veniva dalla 3rd Street, che era lontana quattro casamenti, cosi’ lui doveva venire nella mia strada per ascoltare quegli insegnamenti rastafari. Planner a quel tempo aveva circa quaranta anni ed era il capo del movimento rastafari. Oggi lui e’ ancora vivo ma e’ molto malato...Rita Marley gli ha dato una casa in uno dei suoi terreni.

D: Una domanda sulla pratica di impiantare nella musica jamaicana il soul statunitense: una fonte di ispirazione importante era la musica americana...
R: Si, la musica americana significo’ molto per molti di noi, perche’ la ascoltavamo e la ballavamo massicciamente. Noi volemmo’ imitare gente come Sam Cooke, Otis Redding. Quelli erano i personaggi da cui adattavamo lo stile ed io fui uno dei primi a iniettare questo mood nel business e se vai indietro agli anni sessanta, primi anni sessanta e ascolti le mie cose comparandole con le altre puoi sentire la differenza, ascoltando come cantavo: poi tutto incomincio’ a seguire la mia direzione, tutti i cantanti incominciarono a fare cose simili perche’ i produttori dicevano loro di seguire Alton Ellis e i cantanti lo fecero, cosi’ tutto venne nella mia direzione. Molti cantanti lasciavano i loro villaggi e venivano a Trenchtown da tutta la Jamaica perche’ conoscevano le vibrazioni che noi producevamo la.

D: Sei d’accordo se dico che lo ska era in corrispondenza del primo rhythm and blues o dell’honking (stile r&b; trainato dal sassofono: per molti e’ un progenitore del rock’n’roll nda.)??
R: Si, direi definitivamente si perche’ questa musica...il boogie woogie (Alton Ellis canticchia imitando i ritmi boogie e ska)...la sinistra suonava singole note e la destra faceva il ritmo ska, il levare , poi tutti accentuarono l’afterbeat e lo chiamarono ska...molta gente ti puo’ dire che questa e’ l’influenza del boogie woogie o del r&b; che si suonava alle dancehalls: questa era la destra che faceva il ritmo in levare. La chitarra suonava un suono simile alla parola ’ska’ e invece poi nel reggae divenne ’re-ggae, re-ggae’ (imita la lenta chitarra ritmica del reggae) e da qui venne la parola reggae. Lo Ska era colegato strettamente alla musica americana e poi incomiciammo gradualmente a creare i nostri stili...

D: Seguendo la linea, il rocksteady era in un certo senso influenzato dal soul, gruppi vocali come i Miracles, Temptations...
R: No, no: quello che successe realmente con il rocksteady...cantando in quello stile soul, la musica rallento’ e invece di suonare il beat come una marcia (imita lo ska beat con la voce) cominciammo a suonare cosi’ (imita un vecchio ritmo rocksteady con la voce) la musica si adatto’ al soul che cantavamo...suonando piu’ lento puoi suonare piu’ note accorciate...

D: Un altro passo avanti: il primo reggae era in un certo modo in relazione con il funk?
R: No, il funk non c’entra... D: Sto parlando di cose stile ’The return of Djiango’, gli strumentali di Lee Perry...
R: No, niente a che vedere...era fuori dall’influenza del r&b; ed era musica con una sua autonomia dalla musica americana: gente come Wailers e Lee Perry creavano cose originali...Lee Perry, Bunny Lee...

D: Una domanda su Duke Reid e Coxsone: quali erano le differenze tra i due personaggi e tra i loro modi di lavorare con la musica?
R: Due persone veramente differenti, e Coxsone era piu’ nell’aspetto commerciale, nel senso che Coxsone registrava incessantemente ogni giorno dalle undici di mattina alle sei di sera mentre Duke Reid registrava solo alcuni giorni della settimana, per esempio registrava due giorni e due giorni stava fermo, poi due giorni la settimana seguente e poi faceva tre giorni di pausa. Coxsone registrava ogni giorno e a volte passava per esempio due mesi interi a fare solo ritmi strumentali, poi chiudeva lo studio ai musicisti, niente piu’ musicisti, solamente cantanti a fare le vocals su quei ritmi per intere settimane, per mesi...Io andavo e facevo le mie sei canzoni, Ken Boothe arrivava e faceva le sue otto, Delroy faceva le sue cinque...quando aveva finito il lavoro delle vocals su quel gruppo di ritmi ricominciava a lavorare solo su ritmi. Duke Reid era diverso...ascolta le canzoni: aveva un suono diverso, il suo studio era costruito in modo particolare: a pianterreno c’era il piccolo negozio, lui mise la consolle nella piccola sala sopra il negozio e ci costrui’ intorno un rivestimento come una scatola quadrata di legno, cosi’ la acustica era piu’ piena, piu’ rotonda...se ascolti i suoni di ’Girl I’ve got a date’ il suono e’ piu’ rotondo e piu’ autentico, perche’ lui si sedeva e registrava la canzone in un’ora, poi ci lavorava per un giorno intero o due...

D: Sembrerebbe che tu stia parlando del tuo studio preferito...
R: Si, mi piaceva di piu’ Treasure Isle perche’ era piu’ autentico...un brano richiedeva un giorno di lavoro...Coxsone faceva sei pezzi in due giorni.

D: Di sicuro c’era molta gente che circolava negli studi ascoltando la musica...
R: Piu’ che altro aspettando di registrare i propri pezzi...era un business di povera gente: tu andavi agli studi e poteva capitarti un’opportunita’.

D: Hai mai pensato di mettere tutte queste storie in un libro?
R: Ho incominciato a scrivere dieci mesi fa insieme al mio amico Roger Steffens.

D: Chi erano i tuoi musicisti preferiti?
R: Quando parlo dei musicisti, il primo che mi torna alla mente e’ Jackie Mittoo, ogni volta che andavo in studio e Jackie era li...il pensiero va in primo luogo a lui. Jackie Mittoo e’ il primo e il secondo e’ Roland Alphonso, poi vengono insieme tutti gli altri...Tommy McCook, Winston Wright...Jackie Mittoo e’ stata la piu’ grande cosa mai accaduta a Studio One...incomincio’ che andava ancora a scuola e veniva in studio al pomeriggio, dopo gli altri con la sua divisa da scolaro e ci stava fino a notte fonda. Poi un giorno arrivo’ alla stessa ora degli altri e disse ’Si, la scuola e’ finita!...’. Lui era il leader degli Skatalites, Roland Alphonso lo ammette cosi’ come ogni altro: una volta in Inghilterra nel 1966 qualcuno fischiettava e Jackie disse ’Stai fischiando un sol puro’ e Roland ando’ al piano e disse ’Ragazzo tu sei un grande musicista’ perche’ era assolutamente vero. Lui era il piu’ grande per il reggae. Conosco musicisti superiori a lui nel jazz, ma se parli di reggae music, Jackie Mittoo era il migliore.

Spero troviate l’intervista interessante
Alla prossima

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FAUGNO

 
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 04/04/07 12:21 

Grazie degli apporti, Teoska!

Ma tutti sti ”post” fluviali non credi che possano stancare?
Fai una sintesi tu, a tuo gusto personale.

In fondo è un forum mica un blog!

CiAU!

That day will come, when Emperor Selassie I shall rise di whole a di ghetto yute dem from outta di slum
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teoska

 
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 04/04/07 15:20 
Ok, da ora in poi lascio solo i link per andare alle interviste (se sono lunghe).
Spero che oltre a me ci siano anche altri che inseriscano notizie... Per ora mi sembra di fare lezione
In fondo anch’io voglio imparare qualcosa di nuovo.

Ciao

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federica.

 
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 04/04/07 16:20 
Avviso... purtroppo x motivi di trasferimeno non avrò internet per un po, quindi sarò dei vostri a fatica, e non potrò seguire le lezioni...
Però, Faugno.... continua che recupero!!!

Grazie, e a presto....

federica
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 04/04/07 20:19 
Scusate l’Off Topic ma....TeoSka sei mica lo Ska di Casale amico di Taga???

Sn Alan tt apposto??bella per te bros!!!!!


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