Intanto vi posto due indirizzi....uno in generale sull’altoadige (aho’...ci sono più di 200 percorsi...Nandu che aspetti!!!) ed uno sulla Venosta...la valle dove sto io.....
http://www.vinschgaub ike.com/?Mountainbike=Vinschgau (questo solo venosta)
No.....boh....forse perchè non sono con infostrada?...ma appena il mio pupo ha tempo gli faccio mettere a lui le mani....sai ho non so quanti antivirus che forse solo le patate mi lascerebbero scaricare!!!
Se non riesci ad entrare prova ad entrare da libero.it, se non riuscissi vi sono altri accelleratori scaricabili gratis raggiungibili da qualunque motore di ricerca. Tienici aggiornati Madame !
Tornando al topic: Dopo 3 anni di impegno e sensibilizzazione delle associazioni ambientaliste, finalmente l’incantevole percorso cicloturistico della civiltàrupestre è stato recuperato. L’amministrazione comunale di Brindisi con unostanziamento di 100.000 euro ha recuperato il percorso cicloturistico bonificandolodai rifiuti e dalle discariche abusive. Programma: Ore 9:00 partenza da Mesagne Piazza Orsini del Balzo, da Brindisi PiazzaVittoria ore 9:00Punti salienti del percorso: la riserva naturale di Torre Guaceto, Madonna delBelvedere a Carovigno, Ostuni. Lunghezza del percorso: km 80, prevalentemente su strade secondarie asfaltate, conpendenze nella zona di Carovigno e Ostuni. La costa adriatica a Sud di Otranto dalla torre del serpe alle rovine di San Nicoladi Casole alla cava di Bauxite al faro di Punta Palascia alla marmitta del gigante,a porto Badisco Castro e Leuca. Un itinerario cicloturistico di 55Km ricco di storiae natura che si snoda tra i sedimenti di ere geologiche ed epoche storiche. Otrantoera la città italiana più importante per i bizantini, il monastero di Casolecustodiva una delle biblioteche più ricche dell’antichità. I normanni e poi iturchi e gli spagnoli hanno lasciato segni di civiltà e distruzione insieme.Memorie storiche avvolte da una natura ricca dei profumi della gariga e del timo etinta del rosso dei depositi bauxitici e del bianco accecante delle pietrecarbonatiche.Programma: Ore 9:00 partenza da Mesagne Piazza Orsini del Balzo, da Brindisi PiazzaVittoria ore 9:00Punti salienti del percorso: la riserva naturale di Torre Guaceto, Madonna delBelvedere a Carovigno, Ostuni. Lunghezza del percorso: km 80, prevalentemente su strade secondarie asfaltate, conpendenze nella zona di Carovigno e Ostuni.
Sabato 28 aprile ore 17 RAI2 La puglia cicloturistica sulla RAIE’ prevista per sabato 28 ore 17su Sereno Variabile (RAI2), la messa in onda delservizio dedicato alla Puglia della Murgia dei Trulli della gastronomia e delcicloturismo.
Comportati come se non avessi limiti ma attenzione a riconoscerli quando si manifestano.....
A ruota libera Pordenone, accompagnata dai Cicloamici, in tour nel Salento, da PortoSelvaggio a Salve, in sella alle due ruote pedalando tra mare e ulivi, su e giù perle colline.Ad accoglierli e dargli il benvenuto nel loro percorso le pro loco e leamministrazioni comunali di Felline, frazione di Alliste, e Salve. I ciclisti pordenonesi, grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali,avranno modo di incontrare i bambini delle scuole elementari e dare un esempioconcreto di cosa sia la mobilità leggera.Programma: Ore 9:00 partenza da Porto Selvaggio, Ore 12:00 arrivo a Felline,benvenuto da parte dell’aministrazione comunale e pranzo con piatti tipici offertodalla pro loco Felline, Ore 15:00 Partenza da FellineOre 17:00 Arrivo a Salve, benvenuto dell’amministrazione comunale e della pro loco. Punti salienti del percorso: Porto Selvaggio, Torre Uluzzo, montagna spaccata,Gallipoli vecchia, serra di Taviano, serra di Racale, santuario della Madonnadell’Alto, Felline, chiesa del Casale, via Sallentina. Lunghezza del percorso: km 72, prevalentemente su strade secondarie asfaltate, conpendenze modeste.
Comportati come se non avessi limiti ma attenzione a riconoscerli quando si manifestano.....
La storia della Via Claudia Augusta comincia molti secoli orsono quando gli antichi Romani la percorrevano partendo dal Mar Adriatico giungendo sino all’attuale Germania.
Claudia Augusta è il nome dell’antica strada imperiale tracciata nel I secolo a.C. dal generale romano Druso e in seguito completata dal figlio, l’imperatore Claudio, allo scopo di mettere in comunicazione i porti adriatici con le pianure danubiane.
Dall’Adriatico (da Altino nella laguna veneta) e dal fiume Po (Ostiglia) portava ad Augusta attraverso il Veneto, il Trentino, l’Alto Adige, il Tirolo e la Baviera. Per secoli essa ha costituito l’asse portante delle comunicazioni tra il Sud e il Nord, tra le regioni adriatiche e le regioni Retiche, tra la cultura latina e quella germanica. La costruzione di questa strada rese possibile uno scambio culturale ed economico oltre le Alpi e promosse mobilità, commercio ed economia in modo insistente.
Venne tracciata utilizzando laddove possibile tracciati pre-romani: la nuova strada serviva all’esercito imperiale per muovere guerra ai Reti e ai Vindelici, ma anche per far arrivare merci sempre fresche alle truppe di stanza lungo i confini settentrionali dell’impero.
La Via Claudia fu portata a compimento nel 46-47 d.C. e venne percorsa da mercanti e soldati per circa un secolo e mezzo, finché nuove strade s’imposero e la sostituirono. Ma la vecchia strada romana non morì: essa fu adattata alle esigenze delle popolazioni che vissero i secoli del Medioevo e via via le epoche sempre più vicine a noi. Oggi il suo tracciato – che pure permane intatto in alcuni brevi tratti locali – è rintracciabile nella sentieristica e nella viabilità minore di mezza montagna, ma anche nelle grandi vie di comunicazione, i cui progettisti hanno utilizzato, per costruire strade statali, superstrade e autostrade, le medesime scelte compiute duemila anni fa dagli architecti e dai curatores viarum romani.
Comportati come se non avessi limiti ma attenzione a riconoscerli quando si manifestano.....
La bici è come abbiamo ricordato il mezzo di trasporto via terra ideale, ideale in città dove le distanze sono in genere ridotte, e anche per visitare il territorio in modo sostenibile e cioè senza inquinare chimicamente e acusticamente, senza ingombrare e senza deturpare l’ambiente.
Unico difetto il ridotto raggio d’azione, in una giornata si possono percorrere a seconda delle gambe e dell’allenamento, e lasciando un po’ di tempo per rifiatare e visitare il luogo raggiunto, da 50 a 100km, e quindi tale raggio difficilmente supera i 50km.
Un modo molto semplice ed efficace per aumentare il raggio d’azione è quello di usare il treno; sono molti i treni regionali e interregionali che in diversi paesi europei consentono il trasporto della bici a un prezzo non troppo elevato.
Si può allora raggiungere la stazione più vicina a casa, prendere il treno e raggiungere la stazione più vicina alla località desiderata e proseguire a pedali. Non si è nemmeno vincolati a ritornare per la stessa linea usata all’andata, basta raggiungere una qualsiasi stazione ferroviaria dalla quale sia possibile il ritorno a casa.
In alternativa si può raggiungere in bici una località distante anche 50 o 100km e poi tornare a casa in treno.
Oltre che per le gite della domenica, il servizio treno+bici è utilissimo per i viaggi a lunga gittata, magari all’estero. Anche qui il treno ci consente di raggiungere paesi piuttosto lontani in tempi ridotti, proseguire in bici e rientrare nella nostra città ancora con il treno.
Comportati come se non avessi limiti ma attenzione a riconoscerli quando si manifestano.....
5 Maggio Critical Mass e Korogocho Porta Napoli ore 17
Sabato 5 maggio nuova critical mass a Lecce: partenza alle 17 da Porta Napoli, arrivo in piazza S. Oronzo, dove il gruppo ”Energie Pulite” presenterà il progetto ”Bike Sharing per Lecce”, elaborato da CulturAmbiente.
Cos’è il bike sharing?
Il servizio di bike sharing è un innovativo sistema di noleggio biciclette automatico. Chi arriva in città con l’autobus, il treno o la propria auto ha la possibilità di utilizzare una bicicletta per muoversi in libertà. Nei nodi della città, con un occhio di riguardo agli studenti e ad altre categorie sensibili, saranno collocati dei punti di distribuzione presso i quali, attraverso una card elettronica, è possibile prelevare una bicicletta. La consegna della bicicletta può avvenire in un punto diverso da quello dove è stata presa, proprio per creare una forte integrazione con diversi mezzi di trasporto.
Dove praticare il bike sharing?
Ma in una città dotata di piste ciclabili, ovviamente! Da qui la critical mass e l’elaborazione del progetto da parte di CulturAmbiente, che, oltre al bike sharing, prevede una rete coerente e criteriata di piste ciclabili a Lecce.
Siete curiosi? Allora l’appuntamento è per sabato 5 maggio alle 17 a Porta Napoli.
Non mancate
That day will come, when Emperor Selassie I shall rise di whole a di ghetto yute dem from outta di slum